giovedì, Novembre 21, 2024

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Volkswagen, l’ID.Buzz diventa robotaxi senza pilota. Come vanno le prove in Texas

MILANO – Dopo il robotaxi di Tesla arriverà quello targato Volkswagen. C’è da attendere ancora un po’ si parla di un primo lancio previsto per il 2026, come da indiscrezione lanciata dalla filiale americana del costruttore.

A differenza del veicolo presentato da Elon Musk, il gruppo di Wolfsburg ha deciso di sfruttare la base dell’ID.Buzz per erogare il servizio a guida autonoma.

Il team della divisione Volkswagen Autonomus Driving Mobility and Transport (ADMT) è già al lavoro per aggiornare l’hardware e il software dell’iconico furgoncino elettrico, per ottenere una versione in grado di muoversi da solo senza la necessità che ci sia un driver a farlo.

I test sono partiti nel 2023 e attualmente la flotta di ID.Buzz a guida autonoma conta 15 veicoli, che circolano per le strade americane di Austin, in Texas, mentre un altro paio di esemplari si aggirano per le città tedesche di Monaco e Amburgo. Ovviamente le prove sono simulate in condizioni di totale sicurezza, sotto gli occhi increduli di numerosi automobilisti.

A tal proposito Katrin Lohmann, responsabile del dipartimento Admt, in una nota commenta: “La gente si incuriosisce quando vede passare uno dei nostri mezzi senza conducente. I loro volti si riempiono di stupore quando capiscono che non c’è nessuno al volante. Noi in Admt ci occupiamo anche di tutto quello che riguarda l’Intelligenza artificiale, siamo circa 700 persone e sviluppiamo software e hardware al fine di rendere le nostre ID.Buzz adatte a muoversi in contesti cittadini in completa autonomia. Devono essere in grado di farlo nel rispetto della legislazione europea e statunitense, perché vogliamo costruire un prodotto globale”.

Sempre da Volkswagen fanno sapere che il veicolo già a partire dal 2026, potrebbe essere destinato per un uso commerciale, infatti l’intento del costruttore è quello di vendere l’ID.Buzz alle aziende di settore, come Uber. Le nuove ID.Buzz saranno equipaggiate con sensori di ultima generazione e di un Lidar fornito dalla start-up israeliana Innoviz e la gestione dei dati si baserà sul sistema EyeQ6 sviluppato in collaborazione con Mobileye.

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