(Adnkronos) – Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky non è pronto ad accettare un accordo sullo sfruttamento di minerali e terre rare con gli Stati Uniti. A rivelarlo una fonte anonima a Sky News secondo cui Kiev riscontra “una serie di questioni problematiche” nella bozza del documento.
Il presidente americano Donald Trump, che aveva annunciato che l’accordo era vicino, ha chiesto all’Ucraina un accordo per accedere alle risorse naturali del Paese in cambio di armi. “Oggi le bozze non riflettono una partnership nell’accordo e contengono solo impegni unilaterali da parte dell’Ucraina”, ha affermato la fonte.
Secondo il Wall Street Journal, che cita fonti ben informate sui colloqui sull’accordo voluto dall’amministrazione Trump come compensazione per gli aiuti militari forniti da Washington a Kiev per contrastare l’invasione russa, dovrebbe essere invece firmato a breve, probabilmente già oggi.
“Questa guerra non riguarda tanto gli Stati Uniti quanto l’Europa. Noi abbiamo speso il triplo dell’Europa. Firmeremo un accordo” con gli ucraini “o ci saranno problemi con loro, firmeremo un accordo perché noi stiamo spendendo un tesoro per un paese lontanissimo, che sta spendendo il suo sangue. L’Europa presta il denaro, noi perdiamo i nostri soldi e dobbiamo essere trattati come l’Europa”.
L’intesa sulle terre rare – i giacimenti ucraini fondamentali per numerosi settori industriali – consentirebbe agli Usa di riequilibrare i conti: “Speriamo di firmare a breve un accordo che ci permetterà di riavere 400 o 500 miliardi di dollari dopo averne dati 300. Siamo vicini all’accordo, loro lo vogliono. Biden avrebbe dovuto firmarlo, ma non sapeva cosa stava facendo…”, ha detto Trump.
Nessun appello al ritiro delle truppe russe dal territorio ucraino, né la definizione della Russia come ”aggressore”. Sono gli elementi che mancano, più che i contenuti, a fare la differenza nella bozza di risoluzione proposta dagli Stati Uniti alle Nazioni Unite alla vigilia del terzo anniversario dell’invasione russa dell’Ucraina, il 24 febbraio del 2022. La proposta, di cui la Dpa ha visionato una copia, contrasta con la bozza presentata dai Paesi europei e che invece chiede esplicitamente un ritiro immediato dei soldati russi dall’Ucraina.
Nel documento elaborato dagli Stati Uniti si fa appello alla fine del conflitto (non aggressione) e si esprime rammarico per la perdita di vite umane. La proposta europea verrà presentata lunedì all’Assemblea generale delle Nazioni Unite. La proposta americana arriva dopo che il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha definito il presidente ucraino Volodymyr Zelensky “un dittatore”. Trump ha anche detto che Zelensky “non avrebbe mai dovuto iniziare la guerra”.
Un secondo incontro tra i rappresentanti di Russia e Stati Uniti è previsto entro le prossime due settimane. Lo ha annunciato il vice ministro degli Esteri russo Sergei Ryabkov, citato dall’agenzia di stampa statale Ria, aggiungendo che l’incontro avrà luogo in un paese terzo.
Intanto Trump ha affermato che alcune indiscrezioni dei media secondo cui avrebbe intenzione di visitare la Russia il 9 maggio, Giorno della Vittoria, non sono vere. “No, non è vero”, ha detto Trump ai giornalisti alla Casa Bianca quando gli è stato chiesto se ha in programma la visita.
Ieri la stampa francese, citando fonti, aveva riferito che il presidente americano avrebbe intenzione di visitare la Russia il 9 maggio.
Due persone sono state uccise e 12 sono rimaste ferite a seguito degli attacchi nemici avvenuti nelle ultime 24 ore nella regione di Donetsk. Lo riferisce il capo dell’amministrazione militare regionale (Ova) Vadym Filashkin su Telegram. “I russi hanno ucciso 2 residenti della regione di Donetsk: a Kostyantynivka e Nykanorivka. Altre 12 persone nella regione sono rimaste ferite”, ha scritto Filashkin.
Secondo l’Ova, le perdite totali tra la popolazione civile della regione (escluse Mariupol e Volnovakha) ammontano a 2.977 morti e 6.737 feriti.