venerdì, Novembre 22, 2024

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Storchi (Cavalieri del Lavoro ER) interviene su dichiarazioni del Ministro Urso: ‘Piano d’azione Made in Italy 2030, una straordinaria occasione per il nostro paese’

(Adnkronos) – Roma 08 novembre 2024 – ‘Sono state incisive le recenti parole di Adolfo Urso, ministro alle Imprese ed al Made In Italy, sul futuro industriale del nostro Paese, in occasione della cena di gala, in onore dei neo Cavalieri del Lavoro, che si è tenuta a Roma, a Palazzo Colonna. Urso ha posto l’accento sul piano strategico di sviluppo dell’industria e dell’economia, o meglio chiamato piano d’azione “Made in Italy 2030”, sottolinea Fabio Storchi (in foto con Maria Rita Cocciufa, prefetto di Reggio Emilia) presidente del Gruppo Emiliano Romagnolo dei Cavalieri del Lavoro. 

Storchi: ‘Per la prima volta, in Italia, il Governo ha deciso di realizzare, con il contributo della società civile, un documento importantissimo per il futuro del Paese. Si tratta di una scelta coraggiosa e nel contempo lungimirante che si ispira ad uno dei valori in cui da sempre credo: la capacità di fare insieme. Un piano strategico industriale che renda competitiva l’Italia, in un’Europa unita, che ha compreso il suo ruolo nel mondo ed è pronta a giocare la sua leadership culturale e scientifica tra i grandi Paesi del pianeta. Enti, associazioni, organismi pubblici e privati dovrebbero tutti concorrere a stilare le fondamenta di un Piano che è assolutamente sfidante, ma concreto ed alla portata. Non c’è vento a favore per chi non conosce il porto, ammoniva Seneca già nel XX secolo prima di Cristo; diventa quindi di fondamentale importanza fissare insieme gli obiettivi di politica economica e industriale per il periodo 2024-2030, con una visione al 2050, per definire strategie e sviluppo di nuove infrastrutture, piattaforme tecnologiche in grado di competere a livello globale. Operare in sinergia di intenti ed obiettivi, è una scelta strategica fondamentale, per garantire al nostro Paese sviluppo e benessere anche in momenti difficili come questi, caratterizzati da conflitti, guerre e da minacce di isolazionismo politico ed economico, come sembrano promettere i risultati delle recenti elezioni presidenziali americane’. 

Come ha sottolineato Urso gli obiettivi del Piano – a cui sono chiamati a contribuire enti, associazioni, istituzioni, in consultazione pubblica per raccogliere contributi alla stesura del Libro Bianco, con scadenza al 31 dicembre 2024 – sono: ‘il consolidamento della posizione dell’Italia tra le prime 10 economie del mondo; la tutela del modello produttivo tradizionale del Made in Italy; l’aumento dei livelli occupazionali e della retribuzione del lavoro; la riduzione dei divari di sviluppo economico tra Regioni e territori; uno sviluppo industriale basato sul basso costo dell’energia anche con l’utilizzo del nucleare di ultima generazione; lo sviluppo di imprenditoria nei nuovi domini economici come quelli dello spazio e del mare; il rafforzamento della cooperazione con l’UE e con i Paesi del G7. Il documento individua, inoltre, anche alcuni settori industriali come strategici quali la Siderurgia, l’Automotive, la Farmaceutica, la Difesa e l’Aerospazio, la Cantieristica e i due domini dello spazio e del mare. Per modernizzare il rapporto con le imprese, viene suggerita l’adozione di una politica industriale orientata per filiere, anche con l’istituzione di una “Conferenza delle Imprese e delle Filiere”, con il compito di consolidare le interdipendenze tra i diversi settori e rafforzare le Pmi’ ha spiegato il capo del Mimit.  

‘Si tratta di una proposta che vede lo Stato agire come stratega, tenendo conto di quello che sono le caratteristiche e le priorità del nostro Sistema Paese, e che indirizzi al meglio le risorse pubbliche per affrontare e superare le sfide della triplice transizione, ecologica, digitale e geopolitica, ha evidenziato Urso – Da qui al 2030 monitoreremo costantemente il sistema produttivo per valutare il raggiungimento degli obiettivi prefissati, e organizzeremo un meeting annuale con investitori internazionali per fare del nostro Paese una destinazione di eccellenza per la produzione e gli investimenti’ ha concluso il ministro. 

Francesca Schenetti  

giornalista professionista  

Ti Lancio, agenzia di stampa quotidiana  

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