sabato, Luglio 27, 2024

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Race for the cure a Roma, in 150mila la per 25esima edizione

(Adnkronos) – Una marea umana di 150mila persone ha invaso il centro di Roma per rilanciare il valore della prevenzione contro il cancro al seno. Il fiume rosa per la 25esima edizione della Race for the cure di Komen Italia ha battuto ogni record di partecipazione con il via dato dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella – al quale è stato consegnato il pettorale numero 1 della gara – applaudito e salutato da chi passava sotto il palco. Tantissime donne, mamme e figli uniti nel giorno della Festa delle mamma, ma anche tante famiglie e gruppi di amici e amiche insieme per una giornata dedicata al messaggio della prevenzione. Donne che hanno vissuto la malattia e che portano la loro testimonianza e il coraggio di lottare. 

“Il messaggio della prevenzione non finisce mai di essere attuale – ha spiegato all’Adnkronos Salute Daniela Terribile, presidente della Komen Italia che organizza la manifestazione – Non c’è mai un’età in cui smetterla di controllarsi. Non bisogna mai temere le conseguenze di un gesto di prevenzione, avere paura o vergogna”. “Il tumore al seno è una malattia sociale – ha aggiunto – in Italia 56mila donne ogni anno hanno una diagnosi. Purtroppo 13mila non ce la fanno, i progressi ci sono stati e la sopravvivenza è oggi al 97%, un dato elevatissimo per una patologia oncologica. Dobbiamo migliorarci e arrivare al 100%. Sapere che ci sono 850mila donne che vivono avendo ricevuto una diagnosi negli ultimi 10 anni. Vivono bene e fanno una vita normale ed è questo che vogliamo”. 

“Oggi è una giornata di grande festa per noi. Siamo super orgogliosi e felici – afferma all’Adnkronos Salute Riccardo Masetti, senologo e presidente Fondazione Komen che organizza l’evento – siamo onorati di festeggiare i 25 anni della Race con il presidente Mattarella e la sua presenza testimonia che il lavoro fatto è stato significativo. Ma c’è ancora tanto lavoro da fare malgrado i progressi e la ricerca contro il tumore al seno, ancora nel mondo 600mila donne perdono la vita per questo cancro. Sono numeri che non ci possono fare stare seduti ma devono fare unire le forze”. Prima della partenza ci sarà l’arrivo dei paracadutisti che atterreranno davanti il palco presidenziale e consegneranno le bandiere della Race for the cure, italiana e dell’Esercito al presidente Mattarella.  

“In campo oncologico puntare sulla prevenzione è un obiettivo primario, soprattutto avere un cambio di passo e far capire che si deve investire: non è una spesa. Solo il 5% del Fondo sanitario nazionale va in prevenzione e questo deve essere cambiato e aumentato. Nel cancro alla mammella, grazie ai tanti progressi che ci sono stati negli anni nella scienza medica, se il tumore viene scoperto nelle fasi precoci ci sono tante possibilità di cura. La sanità italiana è all’avanguardia nel cancro della mammella con le breast unit che sono modello riconosciuto in Europa”. Così il ministro della Salute Orazio Schillaci al suo arrivo alla Race for the a Roma. 

“Dobbiamo continuare come abbiamo fatto in questi primi 25 anni, a comunicare alle donne l’importanza della prevenzione del tumore al seno. I risultati della Komen e della Race for the cure sono stati strepitosi e la la prevenzione ti salva la vita. Qui ci sono le donne ‘in rosa’ che possono testimoniarlo. Ancora troppe donne si ammalano e si dimenticano di fare i controlli o li fanno troppo tardi. La salute deve essere al primo posto”. Così all’Adnkronos Salute l’attrice e regista Maria Grazia Cucinotta, testimonial della Race for the cure che si corre oggi a Roma. 

Alle 10 tutti i partecipanti si ritroveranno in via Petroselli (Bocca della Verità) per la consueta passeggiata di 2 km e la corsa di 5 Km aperte a tutti, alle quali quest’anno si aggiungerà per la prima volta una gara di 10 km riservata agli atleti competitivi. 

Tra le strade interessate, via Petroselli, via delle Botteghe Oscure, corso Vittorio e via del Plebiscito, piazza Venezia e i Fori Imperiali, via del Corso, il traforo Umberto I, via dei Serpenti, via di San Gregorio, Porta Capena, Caracalla, via Antonina, viale Baccelli, il Circo Massimo. 

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