(Adnkronos) – La qualità dell’osso è fondamentale per il successo degli impianti dentali. Scopri come viene valutata e quali opzioni esistono in caso di insufficienza ossea.
Verona 16/01/2025. Gli impianti dentali si affidano all’osso mascellare per garantire stabilità e durata. Ma cosa succede se l’osso non è sufficiente? In questa guida di Studio Montagna a Verona, esploreremo come valutare la qualità dell’osso e quali opzioni esistono per pazienti con densità ossea insufficiente.
Prima di un intervento di implantologia, il dentista effettua esami diagnostici per valutare la qualità dell’osso:
● Radiografie Panoramiche: Offrono una visione generale della struttura ossea.
● Tomografia Computerizzata (CBCT): Fornisce immagini 3D per un’analisi dettagliata della densità e del volume osseo.
Questi esami permettono di pianificare con precisione il trattamento, minimizzando i rischi e massimizzando il successo dell’intervento.
Se l’osso non è sufficiente, possono essere adottate procedure come:
● Innesti Ossei: Utilizzati per aumentare il volume osseo, impiegando materiale autologo, sintetico o di origine animale.
● Tecniche di Rigenerazione Ossea: Stimolano la crescita naturale dell’osso grazie all’uso di membrane speciali o fattori di crescita.
● Impianti Corti o Angolati: Una soluzione innovativa per evitare l’innesto osseo, sfruttando al meglio l’osso disponibile.
La scelta della soluzione più adatta dipende dalla situazione individuale del paziente e verrà valutata attentamente durante la fase di pianificazione.
La prevenzione è fondamentale per evitare la perdita ossea. Mantenere una buona igiene orale e controlli regolari dal dentista sono le migliori strategie per proteggere l’osso mascellare e garantire il successo degli impianti dentali.
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