(Adnkronos) – E’ stato identificato il pusher che avrebbe fornito la droga a Camilla Sanvoisin, la figlia del produttore televisivo Axel Egon Sanvoisin, morta per una probabile overdose a Roma. Nella casa alla Giustiniana in cui Camilla è stata trovata morta gli investigatori della polizia, ora al lavoro sui tabulati telefonici, hanno trovato e sequestrato duemila euro in contanti.
L’incarico al perito per l’esame dei cellulari sarà affidato domani a piazzale Clodio. I telefoni, sequestrati dalla procura di Roma, che sulla vicenda ha avviato una inchiesta per morte in conseguenza di altro reato, appartengono alla 25enne e al suo compagno 35enne Giacomo Celluprica: tabulati e messaggi potrebbero essere essenziali per ricostruire gli eventi di quella tragica serata, su cui ci sono ancora diversi punti oscuri, e sulla relazione tra i due. Agli investigatori Celluprica ha riferito di aver preso droga con Camilla e di essersi poi profondamente addormentato fino a quando, al risveglio, ha trovato la ragazza inerte accanto a lui e ha chiamato i soccorsi.
La 25enne, sul cui corpo non risultano traumi esterni o segni di violenza, dalle prime risultanze dell’autopsia risulta morta per arresto cardiaco. Una delle ipotesi è che ad ucciderla possa essere stata proprio una dose fatale di eroina, forse ‘tagliata’ male. E i telefoni potrebbero aiutare gli investigatori a risalire al pusher che ha venduto al 35enne l’eroina poi consumata nell’appartamento della Giustiniana con Camilla Sanvoisin.