(Adnkronos) – Equiparare l’indennità dei ministri parlamentari e dei ministri che non lo sono, mutui a giovani genitori single, un prelievo sulle scommesse online e non solo. Sono alcune delle ipotesi – riferiscono fonti parlamentari – emerse nel corso dei diversi confronti sulla manovra 2025 all’interno della maggioranza.
Arriva l’emendamento che equipara gli stipendi dei ministri parlamentari e non. L’ipotesi era stata ventilata questa mattina e ora è nel testo della proposta di modifica alla manovra depositata ai relatori in Commissione Bilancio, secondo cui ai membri del governo che non sono parlamentari viene corrisposto “il trattamento economico complessivo” spettante a senatori e deputati. In questo modo, di fatto, ai ministri spetterebbe non più solo l’indennità (già uguale per tutti) ma anche le altre voci che compongono lo ‘stipendio’ dei membri di Camera e Senato, come ad esempio la diaria o i rimborsi spese per l’esercizio del mandato.
In tutto sono otto ministri e una decina tra viceministri e sottosegretari i membri dell’esecutivo a cui andrebbe adeguato il trattamento economico per parificarlo a quello dei colleghi eletti. Il costo complessivo della misura infatti, secondo quanto stimato nel testo dell’emendamento, è pari a 1,3 milioni di euro l’anno.
Cambia l’accesso al credito per chi compra la prima casa. La garanzia del Fondo mutui, fino a un massimo del 50% – prevede uno degli emendamenti depositati alla Commissione Bilancio della Camera – viene concessa non più in via prioritaria ma in via esclusiva a giovani coppie, nuclei familiari monogenitoriali con figli minori, chi vive nelle case popolari e under 36. Lo prevede uno degli emendamenti alla manovra (non onerosi) depositati dal governo in Commissione Bilancio della Camera.
“La garanzia del fondo è concessa, nella misura massima del 50%, sui finanziamenti per immobili da adibire ad abitazione principale del mutuatario, con priorità per l’accesso al credito da parte delle giovani coppie dei nuclei familiari mono genitoriali con figli minori, da parte dei conduttori di alloggi di proprietà degli istituti autonomi per le case popolari, comunque denominati, nonché dai giovani che non hanno ancora compiuto 36 anni di età”, prevedendo invece che la garanzia possa essere esclusivamente predetti soggetti”, si legge infatti nella relazione tecnica che accompagna il testo.
Pedaggi autostradali in aumento dell’1,8% nel 2025: lo prevede un emendamento dei relatori alla manovra, che inoltre proroga al 30 giugno 2025 la scadenza per l’aggiornamento dei piani economico-finanziari delle concessioni autostradali.
“Nelle more degli aggiornamenti convenzionali – si legge nel testo della proposta – le tariffe autostradali relative alle concessioni di cui al primo periodo sono incrementate, per l’anno 2025, nella misura dell’1,8 per cento, corrispondente all’indice di inflazione programmato per l’anno 2025 nel Piano strutturale di bilancio 2025-2029, ad eccezione delle società concessionarie nei cui atti convenzionali non è previsto un incremento delle tariffe. Gli adeguamenti, in eccesso o in difetto, rispetto ai predetti incrementi tariffari sono definiti in sede di aggiornamento dei piani economico-finanziari”.
“Ci sarà un prelievo sulle scommesse” afferma il sottosegretario al Mef Federico Freni, a margine dei lavori della Commissione bilancio sulla manovra, rispondendo ai cronisti che gli chiedevano dell’ipotesi di un prelievo sulle scommesse online, i cui introiti sarebbero destinati alle infrastrutture sportive, anche se ha poi precisato: “Non vi so dire se finalizzato o meno, ma ci sarà”.
A decorrere dal 1 aprile 2025 viene incrementata l’addizionale comunale sui diritti di imbarco nella misura di 50 centesimi di euro per passeggero imbarcato su voli extra-Ue con partenza dagli scali aeroportuali che, con riferimento all’anno precedente, hanno realizzato volumi di traffico pari o superiori a 10 milioni di passeggeri annui. L’incremento è destinato ai comuni nel cui territorio insiste il sedime aeroportuale, ma nel caso in cui i comuni in questione abbiano una popolazione inferiore a 15mila abitanti, il gettito è riversato alla Provincia o alla città metropolitana. Lo prevede un emendamento alla manovra depositato dal governo in commissione Bilancio della Camera.
Il governo ha depositato un emendamento che istituisce **l’articolo 38 bis** che prevede come le risorse del Fondo, istituito dalla manovra 2020, destinato alla copertura finanziaria degli interventi legislativi finalizzati al riconoscimento del valore sociale ed economico dell’attività di cura non professionale svolta dal caregiver familiare confluiscano nel Fondo nazionale per la non autosufficienza, per essere destinati all’erogazione dei servizi socioassistenziali per le persone anziane non autosufficienti. L’emendamento, si legge nella relazione tecnica, è volto “a disciplinare meri profili contabili senza determinare nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica”.
Il ministero della Giustizia “è autorizzato ad assumere nell’anno 2025, nei limiti delle facoltà assunzionali previste dalla normativa vigente e nei limiti della vigente dotazione organica, 200 magistrati ordinari vincitori di concorsi già banditi alla data di entrata in vigore della presente legge”, prevede un altro emendamento dei relatori alla manovra.
Fino al 31 dicembre 2025 le revisioni delle prestazioni già riconosciute ai soggetti con patologie oncologiche vengono effettuate nella modalità semplificata, anche solo sugli atti prodotti dall’interessato. “Resta comunque ferma la possibilità – si legge nella relazione tecnica – di convocare l’interessato a visita diretta, nei casi in cui la documentazione non sia sufficiente per una valutazione obiettiva”. La norma, spiega inoltre la relazione, “non comporta effetti finanziari”.
Cento milioni nei prossimi 5 anni per riqualificare le abitazioni private a rischio sismico nell’area dei Campi Flegrei, si legge in un altro emendamento. “È autorizzata la spesa di euro 20 milioni annui per ciascuno degli anni dal 2025 al 2029 al fine di favorire la riduzione della vulnerabilità sismica del patrimonio edilizio privato con destinazione d’uso residenziale” nell’area dei Campi Flegrei, si legge nella proposta.
Il personale Rai salvo dalla stretta sui costi. Se infatti nel testo del ddl Bilancio si legge che viale Mazzini si impegna a non incrementare le voci di spesa per il costo del personale e le consulenze nel 2025, e tagliarli poi nel biennio successivo, la proposta di modifica dei relatori imporrebbe alla società “misure di razionalizzazione” dei costi per le sole “consulenze esterne”, che vanno tenuti per il 2025 “nel complesso, ad un livello non superiore a quello conseguito nell’anno 2023, con esclusione dei costi per consulenze relative a operazioni di carattere strategico” e poi tagliati nel 2026 del 2% e nel 2027 del 4% sul corrispondente ammontare sostenuto nella media del triennio 2021-2023”.