domenica, Settembre 8, 2024

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La sfida cinese per i motori ibridi plug-in da 2.000 chilometri di autonomia

ROMA – E’ sfida tra colossi cinesi per i motori ibridi plug-in da 2.000 km di autonomia. Geely e Byd, infatti, hanno annunciato nei mesi scorsi quasi contemporaneamente che stavano per lanciare sul mercato nuovi sistemi ibridi con la spina che, senza rifornimenti e ricariche, avrebbero fatto duemila chilometri con un pieno. Byd, però, adesso ha presentato la tecnologia DM di quinta generazione e i numeri dichiarati hanno scatenato polemiche e dubbi sia da parte di Geely che da parte di diversi media asiatici.

Secondo il magazine cinese Gasgoo, infatti, sono in discussione tre dati chiave: il consumo di carburante di 2,9 litri per 100 km, l’autonomia di 2.100 km e l’efficienza del 46,06% che collocherebbe questa unità in vetta alla classifica dei motori termicamente più efficienti al mondo.

Geely è subito intervenuta a gamba tesa, sostenendo di essere lei la casa con il propulsore più efficiente, il Bhe15-Cfz che ha una efficienza certificata dal China Automotive Technology and Research Center (Catarc) del 46,1%. Un primato che vanterebbe già da quasi un anno, dato che la certificazione del Catarc è del luglio 2023, anche se questo motore non è ancora stato utilizzato e farà parte del sistema Phev NordThor di prossima generazione.

Byd ha replicato di essere impegnata su motori non ancora di produzione con una efficienza termica ancora maggiore, fino al 46,5%. E altri sostengono la non omogeneità dei test del Catarc rispetto a quelli che seguono i protocolli occidentali Nedc (Nuovo ciclo di guida europeo).

In ogni caso la vera notizia è che presto saranno sul mercato auto cinesi marchiate Byd o Geely ibride plug-in con un’autonomia di 2.000 chilometri e un’efficienza mostruosa. E questo renderà sicuramente più facile la strada dell’elettrificazione.

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