(Adnkronos) – “In questo mandato noi opereremo in continuità con il presidente Consiglio, col lavoro che è stato fatto egregiamente dal precedente presidente Visparelli e ci dedicheremo soprattutto al mantenimento del Pil professionale dedicando particolare attenzione anche ai piccoli studi. Tenendo conto infatti che ci sono in evoluzione, tramite la riforma fiscale, anche la possibilità della neutralità fiscale del conferimento o trasformazione dei piccoli studi in società tra professionisti. Una scelta che si rivela e si rivelerà sempre più uno strumento essenziale per poter competere su un mercato sempre più tecnologico, sempre più informatico e in cui dovremo in qualche modo lavorare con l’intelligenza artificiale”. Così, con Adnkronos/Labitalia, Sergio Giorgini, a margine oggi della sua elezione a presidente dell’Enpacl, l’ente nazionale di previdenza e assistenza dei consulenti del lavoro, con l’elezione da parte del Cda della Cassa. Vicepresidente è stato eletto Marco Bertucci. Gli altri componenti del cda per il mandato 2024-2028 sono Stefano Dalla Mutta, Doriano Destri, Antonio Lezzi, Adriana Regonesi e Fabiola Via.
Secondo Giorgini i consulenti del lavoro “necessitano di studi più aggiornati, più assemblati dove la forza dell’insieme, come è statisticamente dimostrato, fa aumentare senz’altro il fatturato il Pil della categoria”.
L’attenzione alla sostenibilità di lungo periodo del sistema sarà centrale nel mandato. “Noi abbiamo già per legge un bilancio tecnico di equilibrio finanziario a 50 anni, continueremo a mettere in campo strategie finalizzate al miglioramento del benessere della categoria, ma soprattutto dei pensionati, perché questa è la nostra strategia, la nostra mission. Quindi tutto il nostro lavoro sarà finalizzato a sostenere, da una parte l’ingresso degli studi dei singoli professionisti e la permanenza nel settore professionale; specularmente nello stesso tempo porremo l’attenzione principale al sistema pensionistico che, ripeto, è la nostra mission principale”, ribadisce Giorgini.
“I consulenti del lavoro -sottolinea Giorgini- trattano materie costituzionalmente rilevanti, perché parliamo di diritto del lavoro, di tutela previdenziale, di tutela assistenziale. Quindi della quotidianità delle persone. E il futuro con gli altri organi della categoria è, e sarà, sempre di più allineato. Noi siamo una categoria compatta, siamo una categoria unita e, nel rispetto delle specifiche prerogative e competenze, ma lavoreremo sempre in tandem, in modo che le attività esterne siano frutto di una politica condivisa e di una politica finalizzata al miglioramento e la sostenibilità dei consulenti del lavoro”, conclude.