venerdì, Ottobre 25, 2024

I più letti

Articoli correlati

Elezioni Francia, proiezioni: sinistra avanti e Le Pen terza

(Adnkronos) – Proiezioni sorprendenti dopo il secondo turno delle elezioni legislative 2024 in Francia. Il Nuovo Fronte Popolare (NFP) avrebbe tra 180 e 215 seggi secondo la proiezione Ifop per Tf1, mentre il Rassemblement National di Marine Le Pen si fermerebbe a 120-150 e la maggioranza presidenziale Ensemble a 150-180. Secondo le proiezioni Elab, NFP primo con 175-205 seggi, Ensemble a 150-175, RN terzo con 115-150. 

Si delinea quindi un quadro estremamente incerto con 3 blocchi all’Assemblea Nazionale, con conseguenze sull’iter per la formazione di un governo. 

 

Le proiezioni propongono un panorama totalmente diverso rispetto ai primi exit poll provenienti dal Belgio, secondo cui il Rassemblement National non avrebbe la maggioranza assoluta pur imponendosi. 

Secondo l’emittente pubblica belga Rtbf, RN ed i suoi alleati conquisterebbero tra 210 e 228 seggi, lontani da 289 che è la quota per la maggioranza assoluta. Per un altro media, La Libre, che cita un sondaggio di Ipsos, Rn ed i suoi alleati otterrebbero 228 seggi, il Nuovo Fronte popolare 161, Ensemble 124, i Repubblicani ed altri partiti di destra 50. Secondo un altro sondaggio pubblicato da La Libre Belgique e condotto dall’istituto Harris, a RN andrebbero tra i 210-260 seggi, all’Nfp 140-190, a Ensemble 70-120, a Lr 30-50. 

Nel quadro totalmente fluido, ci sono anche gli exit poll sorprendenti pubblicati dalla Tribune de Geneve svizzera. Secondo una rilevazione condotta da Ifop per Tf1, sarebbe addirittura prima l’Nfp – il Nuovo Fronte Popolare – con 175-215 seggi, seguito dalla maggioranza presidenziale Ensemble con 150-170 seggi, mentre RN sarebbe terzo con 130-160 seggi. Le ne avrebbe 59-94. Cifre simili anche secondo l’istituto OpinionWay, Nfp avrebbe 180-210 seggi, Ensemble 160-180, RN 130-160. 

Questi dati vanno in ogni caso considerati con la massima cautela. 

 

L’affluenza alle urne al secondo turno delle elezioni 2024 in Francia ha raggiunto il 59,71% alle 17.00, un dato in lieve crescita rispetto al 59,39% del primo turno. E’ comunque un record di partecipazione dal 1981. Lo rende noto il ministero dell’Interno francese in un comunicato. Un dato inoltre significativamente più alto rispetto al 2022, quando era stato solo del 38,11%. Al secondo turno delle elezioni legislative del 2017, l’affluenza era del 35,33% mentre nel 2012 era del 46,42%. Nel 2007 e nel 2002 era rispettivamente al 49,58% e al 46,83%. 

L’affluenza definitiva si dovrebbe attestare a chiusura dei seggi tra il 67,10% e il 67,5%, secondo le stime dei media francesi. 

Secondo una proiezione di Elabe per l’emittente Bfmtv-La Tribune alle 20 di stasera la partecipazione elettorale arriverebbe al 67,10%, leggermente superiore al 66,70% del primo turno il 30 giugno. 

Secondo l’Ifop, citato dal sito de ‘Le Figaro’, l’affluenza raggiungerà il 67,5%, 0,8 punti in più rispetto alla scorsa settimana, e livello record dalle legislative del 1997. 

 

Il presidente francese Emmanuel Macron è arrivato verso le 12.30 al suo seggio a Touquet, nel nord della Francia, accompagnato dalla moglie Brigitte. Come sempre, il capo dello stato francese ha salutato i residenti presenti al seggio. Macron, all’Eliseo a partire dalle 18 per seguire la serata elettorale, non ha in programma nessun intervento pubblico stasera. 

Secondo fonti vicine al capo di Stato citate dai media francesi, “fino a questo momento non è previsto nessun intervento” sui risultati del secondo turno delle legislative anticipate.  

 

Di fronte al rischio di disordini a margine della notte elettorale in Francia, il ministro dell’Interno Gérald Darmanin ha annunciato la mobilitazione di 30mila agenti di polizia e gendarmi, di cui 5mila a Parigi e nella periferia della capitale. Una “forza molto numerosa” per evitare che “l’ultra-sinistra o l’ultra-destra approfittino dei risultati per creare disordine”. Ieri Darmanin ha confermato 51 aggressioni fisiche o verbali contro candidati, squadre o tifosi in una campagna elettorale particolarmente tesa. 

 

 

 

Ultimissime