venerdì, Gennaio 3, 2025

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Dalla Sicilia al Veneto, i cinque itinerari autunnali da non perdere per gli amanti della guida

ROMA – La luce dorata ed il paesaggio tinteggiato di foglie arancioni, gialle ed ocra che emergono dalla foschia mattutina mentre le stoppe ardono nella campagna, rendono gli itinerari autunnali ricchi di fascino e mistero. Grazie alla sua inimitabile varietà paesaggistica impreziosita da millenari reperti storici dislocati in ogni latitudine della penisola, l’Italia presenta un’entusiasmante collezione di strade dove gli amanti della guida potranno ammirare foliage, borghi antichi e prodigi geologici apprezzando eccellenti soste gourmand adiacenti a spettacolari itinerari nella natura. Ecco cinque percorsi da non perdere dalla Sicilia alle colline del Prosecco in Veneto.

1. Grand Tour delle Terre Nere

Castagneti e lava, meli e vitigni, tornanti e piante di pistacchio. Le fertili pendici dei territori etnei presentano ai viaggiatori numerosi itinerari stradali con deliziosi prodotti gastronomici, importanti aziende vinicole e storiche case padronali ad elevare l’esperienza. Un buon punto di partenza di ogni Grand Tour attorno al vulcano siciliano è Bronte e viaggiando in senso orario lungo la 2284, si raggiunge presto Veneziano. L’apprezzato ristorante della tradizione si trova a sua volta a pochi chilometri dalla curata ospitalità offerta dalla Dimora Cottanera; luogo idilliaco per chi ama dormire tra le vigne. Intrapresa la SS110 e superata Linguaglossa, la strada discende e la vegetazione diventa man mano più rigogliosa. Le suggestioni sub-tropicali dell’ecosistema sui generis si manifestano anche negli onirici giardini di Donna Carmela Resort and Lodges. La struttura parte degli Slh è strategicamente collocata tra la costa orientale della Trinacria ed il vulcano attivo più alto d’Europa. Percorrendo la SP92 via Zafferana Etnea, l’entusiasmante serie di tornanti regalano panorami mozzafiato fino al Piano Vetore, punto di partenza di passeggiate ed escursioni verso il cratere.

2. Verso il Montefeltro tra arti moderne e memorie rinascimentali

Dal poco noto borgo medievale di Spello all’elegante cittadina di Urbino, l’itinerario via Sansepolcro seduce i viaggiatori con preziose testimonianze artistiche che spaziano dal Rinascimento all’era moderna. Le tappe imperdibili lungo la via includono Assisi, Anghiari (la cui omonima battaglia fu oggetto di una incompiuta pittura murale di Leonardo da Vinci) e la Collezione Burri presso gli Ex Seccatoi del Tabacco alle porte di Città di Castello. Lato pernotto, uno degli indirizzi più apprezzabili in cui soggiornare è la Tenuta Borgo Santa Cecilia nei boschi di Gubbio mentre gli amanti della guida apprezzeranno gli avvincenti cambi di direzione della SR257 che valica l’Appennino centrale umbro-marchigiano. Raggiunta Acqualagna (località celebre per il suo pregiato tartufo bianco) la SP43 conduce fino ad Urbino; preziosa cittadina con centro storico Patrimonio Unesco e patria dei Conti di Montefeltro che trasformarono il Ducato in uno degli epicentri del Rinascimento italiano. Proseguendo in direzione Fossombrone, la sosta culinaria da non perdere è presso l’osteria Slow Food Zanchetti.

3. Dal lago Angitola all’Aspromonte

L’incantevole paesaggio che circonda il lago Angitola compreso nell’Oasi del Wwf, prepara gli occhi alla selvaggia e bellissima natura calabrese contesa tra mare e montagne. Percorrendo in macchina la regione da nord a sud, una delle strade più godibili e panoramiche è la SS110. Il percorso costiero collega la celebre Tropea (sede di splendide spiagge e del ristorante gourmand Dè Minimi) con le quiete e rasserenanti atmosfere del Capovaticano Resort Thalasso Spa, moderna e confortevole struttura che beneficia di un arenile bagnato da limpide acque turchesi nei pressi dell’omonima località. Dopo il relax balneare a Capo Vaticano è tempo di scoprire le vette dell’Aspromonte viaggiando lungo la SP22, e quindi lungo la strada provinciale SP23. Un imperdibile intermezzo nel percorso verso le rigogliose vette del parco nazionale è lo stellato Qafiz vicino a Santa Caterina d’Aspromonte. Da qui si prosegue in direzione Montalto (a 1.956 metri la vetta più alta del massiccio appenninico calabrese) tra le anguste curve della SP3 circondati da ripide terrazze sovrapposte e da una vegetazione di ginestre spinose, mirto e lentisco.

4. Le mirabili valli del Prosecco

Il percorso tra le ondulate colline ricamate da vitigni sfumati di giallo e ocra, può avere inizio a Valdobbiadene oppure a Conegliano; comune famoso anche per i portici di Contrada Grande e gli affreschi sulla facciata del Duomo. Le due località sono collegate dalla strada del prosecco inaugurata nel 1966 ed una delle possibili deviazioni che rendono l’itinerario ancora più goloso, conduce alla Trattoria dalla Libera a Sernaglia della Battaglia; indirizzo che abbina storie agricole, sapori del Piave ed antiche ricette venete. Raggiunto il borgo di Miane celato da una fitta vegetazione l’eccellente enogastronomia del territorio trova espressione nel ristorante Da Gigetto, anche noto per le verticali di grandi vini. Terminato il pasto si torna in macchina per una tortuosa sessione di guida verso Molinetto della Croda dove sarà possibile visitare Villa Brandolini; sede del consorzio di tutela del Prosecco Docg Conegliano-Valdobbiadene e dei Colli Asolani.

5. Da Bacoli alla sommità del Vesuvio

Il sulfureo itinerario tra crateri e fumarole trova ideale partenza da Bacoli dove l’Hotel Cala Moresca incorpora uno dei ristoranti gastronomici (Caracol) più romantici d’Italia oltre a magnifici scorci sulle isole del Golfo di Napoli. Durante l’attraversamento della città partenopea, la deviazione verso Pozzuoli permette di ammirare la fervente attività vulcanica dei Campi Flegrei (dal greco campi ardenti) mentre superata Portici, la tappa al parco archeologico di Ercolano anticipa l’ascesa verso la sommità del Vesuvio tramite la strada Provinciale 114, ricca di curve panoramiche e tornanti. In prossimità della cima e dopo aver posteggiato la vettura, l’avventura prosegue a piedi lungo il suggestivo fiume di lava sentiero 9 avvolto dalla paletta cromatica che sancisce il cambio stagionale. I mesi autunnali sono inoltre ideali per visitare Pompei e scoprire la Costiera Amalfitana con meno traffico, magari fermandosi ad apprezzare la sensazionale gastronomia regionale presso I Quattro Passi della famiglia Mellino oppure allo Scoglio da Tommaso.

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